Torino Domani nasce come laboratorio di politica: l’appuntamento importantissimo delle elezioni amministrative del 3 ottobre è stata la spinta per mobilitare persone in crisi di rappresentanza che si collocano convintamente nel campo progressista.

Concepiamo la partecipazione civica non come l’assemblaggio di singole individualità, quanto un modo di concepire l’impegno e la costruzione collettiva di pensieri ed azioni.

Siamo consapevoli, quindi, che questa spinta non si esaurirà il 3 ottobre, al di là degli esiti che vogliamo positivi per noi, per la coalizione di centro sinistra e per il candidato sindaco Lo Russo.

Questa spinta intendiamo raccoglierla per costruire pezzi di futuro e riattivare energie civiche.

Torino Domani vuole diventare un laboratorio di politica aperto, si chiamerà “LAB-ORA. Scuola del Fare Politica”, ibrido, capace di intercettare energie, competenze, disponibilità: una “scuola”, luogo collettivo di costruzione di saperi intorno alla politica, alla città, alle grandi sfide sociali, economiche, politiche, culturali che ci aspettano.

LAB-ORA sarà:

  • Un luogo fisico, itinerante, delocalizzato dove incontrarsi per promuovere scambio intergenerazionale e interculturale, costruzione di competenze, crescita politica collettiva; che si sposta, all’occorrenza, da un punto all’altro della Città Metropolitana con lo scopo di affrontare – insieme a tutti coloro che vi vorranno prendere parte – temi di interesse civico e sociale.
  • Un’occasione per trasferire competenze e produrre consapevolezza sui grandi temi dell’oggi (cambiamento climatico, diseguaglianze, sviluppo economico etc.), coinvolgendo esperti nazionali e internazionali
  • Un’opportunità per promuovere competenze tecniche ed amministrative dal basso, fornendo strumenti politici in modo da far crescere una consapevolezza civica attenta, capace di intervenire sui temi più direttamente locali, vicini alla vita quotidiana delle persone con puntualità e attenzione
  • Una possibilità di far crescere la voglia di partecipazione politica anche a coloro che si sentono più lontani dalla res publica: i giovani, i cittadini con background migrante, i disillusi e i senza voce.

Ciò è già stato fatto, ad esempio, per il “tavolo della notte”, in occasione del quale il tema del “diritto alla notte” da parte dei gestori dei locali e da parte dei residenti nelle zone “sensibili” di Torino è stato affrontato e sviscerato, anche grazie al contributo degli esperti, aprendo la strada al confronto e alla ricerca di soluzioni condivise e concrete.

Torino Domani si mette a disposizione della città e dei suoi cittadini per costruire, insieme, un campo aperto di partecipazione collettiva e di costruzione del bene comune.